Fino a qualche decina di anni fa la rana pescatrice veniva addirittura buttata dai pescatori perché nessun cuoco la voleva. Forse perché troppo brutta? (in effetti bella non è) O semplicemente non se ne conosceva la bontà? Saranno entrambe le cose insieme, fatto sta che oggi, invece, è un pesce molto utilizzato e la sua delicatezza si presta a molte elaborazioni. Oggi parliamo della testa, con cui ho fatto un ragù accompagnato a dei rigatoni

Prezzemolo tritato | |
Una rana pescatrice media | |
Una carota | |
Una costa di sedano | |
Una cipolla | |
Un rametto di rosmarino | |
Un bicchiere di vino bianco | |
Una foglia di alloro | |
Un ciuffo di salvia | |
Extravergine Terre Rosse | |
800g di passata di pomodoro IoconBio |
Della rana pescatrice (o coda di rospo) non si butta via niente: con la testa il sugo per il primo, con la coda il secondo…
1. | Prendete la rana pescatrice e separate coda e testa, trinciando grossolanamente quest’ultima |
2. | Tagliate a pezzi la costa di sedano, la carota e la cipolla e mettete da parte |
3. | In una casseruola mettete a rosolare in extravergine Terre Rosse i pezzi di rana pescatrice e dopo qualche minuto aggiungete le verdure |
4. | Bagnate con il vino e quando questo si è ritirato aggiungete la passata di pomodoro |
5. | Fate cuocere per un’ora circa, dopo di che, con molta attenzione, separate la polpa dalla carcassa di testa ed eliminate le spine e le verdure (ripeto, è bene fare molta attenzione a togliere tutte le spine: se avete dubbi vi conviene ripassate la salsa con un mixer) |
6. | Adesso che avete ‘pulito’ il ragù, aggiungete i pezzi di polpa che avete precedentemente messo da parte |
7. | Al ragù di pescatrice io faccio anche l’agliata che darà un tocco più deciso (si tratta di un soffritto di olio, spicchio d’aglio, un rametto di rosmarino, uno di salvia e una foglia di alloro. Se volete farlo anche voi dovete aggiungere l’olio filtrato dell’agliata mentre la salsa bolle per poi spegnere dopo tre/quattro minuti). |
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