Come fare il Pan di Spagna classico? Di questo parliamo in questa ricetta ma voglio raccontarvi un aneddoto legato a mio nonno Ciccillo Falconio, cuoco antico della vecchia guardia anni Cinquanta/Sessanta (alla sezione #sottoilsegnodelcuoco trovi immagini d’epoca).
Ciccillo amava ripetere ai suoi allievi una frase secca, breve ma piena di significato e concretezza. “Nu cuoc’ bbuon adda sapè fà na bbuona genuass’ e na buona brunuass’“che tradotto significa che un buon cuoco, per dirsi tale, deve saper fare una buona brunoise e una buona génoise.
Ma di che parliamo quando usiamo questi due termini? La brunoise è una tecnica di taglio che consiste nel tagliare le verdure (in particolare le carote, il sedano e la cipolla) prima a bastoncini e poi a piccoli cubetti. Così tagliate le verdure si prestano a infinite varianti come fondo di cottura: il comunissimo soffritto insomma che deve essere tagliato bene altrimenti la cottura delle verdure non sarà uniforme.
La génoise è invece l’antenata del Pan di Spagna. E’ una base antichissima della pasticceria e consiste, a differenza dell’impasto del Pan di Spagna, nella preparazione a caldo degli ingredienti. Nella génoise, inoltre, c’è l’aggiunta del burro, non presente nel Pan di Spagna. In entrambe le preparazione niente lievito: il volume del dolce viene dato dalla montatura degli ingredienti a caldo (a bagnomaria) nel caso della génoise e a freddo nel caso del Pan di Spagna.
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